Il disagio scolastico è un fenomeno complesso legato sì alla scuola, come luogo di insorgenza e/o di mantenimento, ma anche a variabili personali e sociali, come le caratteristiche psicologiche e caratteriali da una parte e il contesto familiare/culturale e dall’altra. Viene ad essere determinato dall’interazione di più fattori sia individuali che ambientali e si esprime in una grande varietà di situazioni problematiche che espongono lo studente al rischio di insuccesso e di disaffezione alla scuola.
Questo suo carattere composito e multifattoriale, la varietà interna del problema, le sfumature sociologiche e psicologiche che lo connotano, la necessità di leggerlo in un’ottica sistemica oltre che collegata ad una visione d’insieme del singolo ragazzo, sono tutti questi aspetti che rendono difficile arrivare ad una definizione univoca e statica del disagio in generale e del disagio scolastico in particolare, tanto che sarebbe più opportuno parlare di disagi, data anche la vasta gamma di espressioni attraverso le quali si può manifestare e di significati che vengono ad assumere.

Le 5 tipologie di disagio individuate dai nostri professionisti nel corso delle loro esperienze professionali svolte anche all’interno di istituti scolastici:

  1. CONFLITTI/AGGRESSIVITÀ “BULLISMO” – SCARSA DISCIPLINA
  2. SOSPETTI DI TRASCURATEZZA O DI REATI CONTRO IL MINORE
  3. CONDIZIONI FAMILIARI CARENTI
  4. DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO – “FRAGILITÀ” DELL’ALUNNO
  5. BAMBINO/RAGAZZO STRANIERO DI RECENTE ARRIVO

Esse possono configurare situazioni di RISCHIO o di PREGIUDIZIO per il bambino o l’adolescente.
Con il termine ‘pregiudizio’ si intende una condizione di particolare e grave disagio e/o disadattamento che può sfociare (rischio di pregiudizio) o è già sfociata (pregiudizio) in un danno effettivo per la salute psico-fisica del minore. Tale condizione, obiettiva e non transitoria, non assicura al bambino o al ragazzo i presupposti necessari per un idoneo sviluppo psico-evolutivo e un’idonea crescita fisica, affettiva, intellettuale e mentale. Possono costituire situazione di pregiudizio la grave trascuratezza, lo stato di abbandono, il maltrattamento fisico, psicologico o sessuale ad opera di un familiare o di altri soggetti, la grave e persistente conflittualità tra i coniugi. Quando si riscontra che in una data situazione i fattori effettivi di pericolo prevalgono su quelli di sicurezza, in particolare quando la famiglia del minore appare in difficoltà, i servizi possono attuare interventi di protezione.

Quali sintomi e soluzioni?
L’elemento comune che si ritrova nei ragazzi con questo tipo di difficoltà è il sentimento di essere colti e sentirsi impreparati che può assumere svariate forme: dall’ansia per la scuola che impedisce al ragazzo che ha studiato di riuscire ad ottenere dei buoni risultati perchè nel momento dell’interrogazione ha un vuoto di memoria, alla somatizzazione sul corpo con forti mal di pancia, mal di testa, ecc, al totale rifiuto della scuola, smettendo di studiare, identificandosi al ‘somaro’, disturbando in classe senza prestare nessun tipo di attenzione.

Il disagio scolastico è un segnale che un giovane trasmette per dire che qualcosa nella sua vita non funziona e la maggior parte delle volte, il problema non è da ricercare nel metodo di studio o nella mancanza di voglia di studiare ma nasconde problematiche che possono riguardare, per esempio, l’area relazionale con i coetanei, familiare, affettiva. Emerge chiaramente una difficoltà nel legame con l’Altro. Il ragazzo può trovarsi tra due fuochi: da una parte, la domanda, le aspettative del genitore, dell’insegnante (essere bravo a scuola, scegliere un determinato corso di studio, non essere insicuro, timido, ecc) e dall’altra, ciò che desidera, vuole che può non corrispondere a quello che domanda l’Altro. Lo studente è impreparato, non sa come affrontare questo conflitto che non comprende ed è a questo punto che il soggetto inconsapevole produce un sintomo come il disagio scolastico per comunicare all’Altro che qualcosa non va.

L’associazione Progetto Futuro accoglie i giovani impreparati, i genitori preoccupati e gli insegnanti, proponendo diversi percorsi di cura per ascoltare e affrontare la problematica che si cela dietro l’insuccesso scolastico. Uno studente che ad un certo punto della sua carriera scolastica si arresta, rimane indietro non è per noi una ‘causa persa’ ma un’occasione, un’opportunità per capire insieme al ragazzo cosa c’è che non va e cosa desidera per la propria vita.